Nuove segnalazioni di cattivi odori sono state registrate lo scorso fine settimana in diverse zone della città, in particolare a Capodimonte, Coluonni, Cancelleria, piazza Risorgimento, Ponticelli e Margiacca, provenienti da Ponte Valentino. Il caso, che ha fatto discutere per tutta l’estate, ha portato a una serie di iniziative, controlli e denunce da parte dei cittadini, comprese lettere inviate al prefetto. Gli accertamenti hanno dimostrato che le emissioni provengono principalmente dallo stabilimento SANAV, autorizzato dalla Regione Campania nel 2009 per il trattamento chimico-fisico di liquami lattiero-caseari, soluzioni acquose di vernici, percolato da discariche, fanghi da fosse settiche e rifiuti da pulizia di fognature.

La protesta si è diffusa anche sui social media, dove i rappresentanti dei comitati hanno fatto sapere che l’odore nauseabondo si sente a tratti soprattutto nei fine settimana, a partire da dicembre. Il sindaco Clemente Mastella, dopo le proteste dei cittadini riguardo alle emissioni provenienti dall’area industriale di Ponte Valentino, ha allertato la polizia municipale, l’Arpac, l’Asl e il Consorzio Asi affinché effettuassero verifiche sulla presenza di tali odori al fine di adottare eventuali misure urgenti per la tutela della cittadinanza.

L’assessore all’ambiente Alessandro Rosa ha fornito una cronistoria degli ultimi controlli effettuati. Il 29 dicembre scorso sono stati inviati controlli a Ponte Valentino e non sono state riscontrate anomalie. Nella seconda metà di gennaio sono state effettuate ulteriori verifiche, sempre a Ponte Valentino, che non hanno segnalato anomalie. I valori di acido solfidrico comunicati sono entro i limiti della norma. In questa settimana sono stati inviati controlli anche a Contrada Olivola e Contrada Pezzapiana, dove sono presenti insediamenti produttivi. L’assessore ha dichiarato di non sapere cosa fare di più in merito a queste segnalazioni sporadiche. Sono stati coinvolti il Comando Carabinieri Provinciale di Benevento, i Carabinieri Forestali di Benevento, la Polizia Municipale, l’Asl, l’Arpac, il NOE dei Carabinieri, la Procura della Repubblica, il Consorzio Asi e la Regione Campania. Se tutti questi organi inquirenti non riscontrano anomalie, non si può fare nulla. Il Comune ha fatto tutto ciò che poteva e rimane vigile sul caso.

La Procura della Repubblica ha aperto un’indagine sulla vicenda, anche in seguito alle denunce del Codacons e del Comitato di Contrada Coluonni, al fine di accertare eventuali omissioni da parte dei funzionari pubblici o attività di soggetti che avrebbero dovuto astenersi. Altrabenevento sottolinea che la Regione Campania ha diffidato il gestore del depuratore del Consorzio Asi, il caseificio BO Industries e la SANAV affinché adeguassero i propri impianti entro 30 giorni, con rinnovi successivi.

Nel frattempo, è stata organizzata una escursione per valorizzare la natura e i reperti storici nella zona di S. Clementina, Cellarulo e lungofiume Calore. Il raduno si è svolto a Ponte Leproso. All’escursione, organizzata dalla sezione Lipu per osservare gli ambienti umidi dell’Oasi di protezione “Zone Umide Beneventane”, hanno partecipato anche volontari del comitato di quartiere Santa Clementina e una rappresentanza del gruppo attivo dei cittadini di Serretelle. Erasmo Timoteo, responsabile locale del Forum Salviamo il Paesaggio e cultore della Via Appia Antica, ha accompagnato il gruppo.

Articolo precedenteLa drammatica situazione delle carceri italiane: morti e suicidi a Verona e Carinola
Articolo successivoGuida senza patente ad Avellino: denunciato un uomo straniero

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui