Il bilancio dell’operazione “Jo Demeter” condotta dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane è stato reso noto. L’operazione, che ha coinvolto anche il porto di Salerno, si è concentrata sulla repressione dei traffici illegali di rifiuti e del commercio illegale di sostanze che danneggiano lo strato di ozono. Tale azione è stata effettuata in conformità con la Convenzione di Basilea e il Protocollo di Montreal.
L’Operazione “Jo Demeter” è stata coordinata dall’Organizzazione Mondiale delle Dogane (OMD) in collaborazione con l’Amministrazione doganale cinese e l’Ufficio di collegamento di intelligence regionale dell’OMD per l’Asia/Pacifico (RILO AP). Alla missione hanno partecipato ben 106 amministrazioni doganali.
Grazie alle attività di controllo doganale condotte sul territorio nazionale, coordinate dalla Direzione Antifrode e in collaborazione con i reparti della Guardia di Finanza, sono state constatate numerose violazioni. In particolare, sono stati sequestrati 539.396 kg di rifiuti costituiti da rottami, ferrosi e non ferrosi, apparecchi elettronici, componenti di motoveicoli, imballaggi e materiali tessili. Sono stati inoltre sequestrati 472 pezzi di rifiuti costituiti da parti di auto, biciclette, condizionatori e computer, tutti in violazione della Convenzione di Basilea. Inoltre, sono stati sequestrati 50.380 kg di HFC, in violazione della Convenzione di Montreal.
I principali paesi destinatari della merce oggetto di irregolarità sono Senegal, Pakistan, Ghana, Thailandia, Tunisia e Burkina Faso. Le violazioni sono state riscontrate dagli Uffici delle Dogane e dai Reparti del Corpo della Guardia di Finanza di Genova, Torino, La Spezia, Milano, Ancona, Salerno e Bari.
L’operazione “Jo Demeter” rappresenta un importante risultato nella lotta contro il traffico illegale di rifiuti e il commercio di sostanze dannose per l’ambiente. Grazie alla collaborazione tra le amministrazioni doganali di diversi paesi, è stato possibile individuare e sequestrare una grande quantità di merce illecita. Questo dimostra l’impegno delle autorità italiane e internazionali nel preservare l’ambiente e contrastare le attività illegali che lo minacciano.