Un’operazione di frode fiscale di grandi proporzioni è stata scoperta a Salerno. Un gruppo di cooperative, operanti nei settori della pulizia, del facchinaggio e della logistica, avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti per un totale di 175 milioni di euro, con l’obiettivo di evadere le tasse e ottenere un vantaggio competitivo sul mercato. Le indagini si sono concentrate su Giovanni Attanasio, un imprenditore di 64 anni, che è stato posto agli arresti domiciliari.

La Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per un valore di circa 43 milioni di euro, su disposizione della Procura e con il supporto del Tribunale di Salerno. Questo provvedimento ha riformato un precedente rigetto parziale emesso dal giudice per le indagini preliminari il 4 dicembre scorso. In precedenza, il 13 dicembre, era stato eseguito un provvedimento di accoglimento parziale per un importo complessivo di 34 milioni di euro.

Le cooperative coinvolte sono accusate di vari reati tributari, tra cui dichiarazione infedele ai fini delle imposte sui redditi e IVA, omessa dichiarazione e omesso versamento delle ritenute e dell’imposta sul valore aggiunto. La Natana.Doc spa, una società coinvolta nel caso, è stata esclusa dalle accuse di false fatturazioni, ma è stata coinvolta nel sequestro per un totale di circa 77 milioni di euro.

Secondo l’accusa della Procura, gli indagati avrebbero creato un doppio schema evasivo per ottenere profitti illeciti. Da un lato, avrebbero trasformato il costo del lavoro in prestazioni di servizi, in modo da evitarne l’IVA. Dall’altro lato, avrebbero subappaltato i servizi alle cooperative, utilizzando la forza lavoro della Natana.Doc spa, senza adempiere agli obblighi dichiarativi previsti dalla legge.

Queste pratiche fraudolente avrebbero permesso al gruppo di ottenere un risparmio fiscale ingiustificato e di praticare prezzi inferiori rispetto alle altre imprese del settore, ottenendo così un vantaggio concorrenziale. Secondo il Tribunale del Riesame, queste condotte costituiscono reati di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture false e altri artifici.

Il caso è ancora in attesa di giudizio definitivo, ma l’operazione di frode fiscale scoperta a Salerno dimostra l’importanza di un’efficace azione di contrasto alla evasione fiscale e alla concorrenza sleale. Le autorità competenti continueranno a indagare per accertare le responsabilità dei soggetti coinvolti e per ripristinare la legalità nel settore delle cooperative.

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