Il concorso per vigili urbani al comune di Avellino continua a essere al centro di polemiche e indagini. Dopo il primo sequestro del cellulare di un giovane candidato, il Tribunale del Riesame aveva deciso di annullare il provvedimento. Tuttavia, il nuovo sequestro è stato eseguito dai militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Avellino, su ordine del pm Vincenzo Toscano.

Il motivo di questo secondo sequestro è la verifica delle domande presenti all’interno del cellulare del candidato. Infatti, un esposto anonimo presentato in Procura aveva sollevato dubbi sulla regolarità dell’esame finale del concorso. L’obiettivo è quindi quello di verificare se le domande per superare la prova orale sono presenti nel cellulare del candidato e se quanto riportato nell’esposto anonimo corrisponde alla realtà.

Il difensore del candidato, l’avvocato Gaetano Aufiero, aveva contestato vari aspetti del primo sequestro e il Tribunale del Riesame aveva accolto le sue richieste annullando il provvedimento. Tuttavia, le indagini proseguono e il pm Toscano ha deciso di eseguire un secondo sequestro per approfondire la questione.

Questa vicenda solleva molte domande sulla regolarità del concorso e sulla trasparenza delle procedure. È importante che vengano fatti tutti gli accertamenti necessari per garantire la correttezza del processo di selezione dei vigili urbani. Solo così si potrà ripristinare la fiducia dei cittadini nel sistema e assicurare che le persone più meritevoli vengano scelte per ricoprire un ruolo così importante per la sicurezza e l’ordine pubblico della città.

Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa vicenda e vedere quali saranno le conseguenze per il candidato e per il concorso stesso. Nel frattempo, è fondamentale che le istituzioni coinvolte agiscano con tempestività ed efficacia per fare chiarezza su quanto accaduto e garantire l’integrità del processo di selezione. Solo così si potrà ristabilire la fiducia dei cittadini e assicurare che situazioni simili non si ripetano in futuro.

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