Gita scolastica negata a una studentessa disabile a Napoli
Una studentessa affetta da tetraparesi è stata privata di una gita organizzata appositamente per lei a Napoli, a causa della mancanza di un veicolo adatto al suo trasporto. La giovane, che attendeva l’uscita da scuola con grande entusiasmo, è stata informata solo il giorno dell’escursione che non avrebbe potuto partecipare a causa di questa mancanza. Purtroppo, secondo quanto riferito alla polizia, questa non è un’evento isolato. La madre della studentessa ha anche denunciato la mancanza di supporto da parte dell’istituto scolastico, che non ha fornito una sedia adatta né assistenza professionale per permettere alla sua figlia di partecipare alle attività scolastiche come tutti gli altri studenti.
La famiglia, non potendo accettare questa ingiustizia, ha deciso di intraprendere azioni legali tramite gli avvocati Sergio Pisani e Cecilia Gargiulo, insieme all’associazione “La battaglia di Andrea”, che si batte per i diritti delle persone con disabilità. Questo per cercare di ottenere giustizia e garantire che situazioni come queste non si ripetano in futuro. Le autorità locali, venute a conoscenza di questo spiacevole episodio, hanno avviato un’indagine e coinvolto la Procura per le “fasce deboli”, al fine di fare luce su quanto accaduto e prendere provvedimenti se necessario.
È estremamente importante che ogni individuo, indipendentemente dalle sue condizioni fisiche, abbia la possibilità di partecipare pienamente alla vita sociale, scolastica e culturale. È responsabilità di tutti, in particolare delle istituzioni scolastiche, garantire l’inclusione di ogni studente e fornire loro i mezzi necessari per partecipare a tutte le attività. È inammissibile che una studentessa con disabilità venga privata di un’opportunità educativa e di crescita come una gita scolastica a causa della mancanza di mezzi adeguati.
Speriamo che questa vicenda porti a una maggiore consapevolezza e a un cambiamento positivo nella società, affinché situazioni come queste non si ripetano e tutti possano godere dei loro diritti fondamentali. Ogni individuo merita rispetto, dignità e pari opportunità, e dobbiamo lavorare tutti insieme per garantire che questo sia il caso per ogni persona, indipendentemente dalle loro capacità fisiche.
