La versione al Gip del 53enne fortorino indagato per minaccia, rapina, lesioni aggravate, estorsione

Benevento. Il 53enne fortorino indagato per minaccia, rapina, lesioni aggravate ed estorsione ha presentato la sua versione dei fatti davanti al giudice Roberto Nuzzo. Assistito dall’avvocato Danilo Riccio, l’uomo ha negato di aver minacciato di morte, rapinato o estorto soldi alla donna straniera di 48 anni. Ha ammesso di averla colpita durante un momento di confusione, ma ha sostenuto di averlo fatto per difendersi. A causa di queste accuse, è stato imposto al 53enne il divieto di avvicinamento alla donna, con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico.

L’indagato ha spiegato che i contatti tra lui e la donna erano iniziati su Facebook e si erano limitati a uno scambio di messaggi. Successivamente si erano incontrati di persona e avevano iniziato una relazione che li ha portati a convivere. Tuttavia, la convivenza è durata poco e si è interrotta il 3 dicembre 2023.

L’uomo ha raccontato che quel giorno, insieme alla donna, era andato a fare la spesa a Benevento. Successivamente, la donna era entrata in un negozio e aveva scelto un indumento intimo che lui aveva pagato senza sapere di cosa si trattasse. In seguito, aveva visto la donna acquistare due candele rosse, senza immaginare che fossero destinate a creare un’atmosfera romantica. L’uomo ha compreso la situazione quando, una volta tornati a casa, la donna ha acceso le candele e indossato l’indumento intimo.

Secondo il 53enne, dopo aver espresso il desiderio di impegnarsi seriamente nella relazione, la donna ha iniziato a chiedere di essere accompagnata perché voleva andarsene. In uno stato di evidente ubriachezza, avrebbe preso un coltello dalla cucina e lui avrebbe cercato di spingerla fuori dalla casa. Durante questo tentativo, potrebbe averla colpita. Una volta per strada, la donna, sanguinante e con una valigia, è stata soccorsa da due passanti che hanno chiamato i carabinieri e il 118. La donna ha riportato una prognosi di 30 giorni per la frattura del naso, causata dai pugni ricevuti. Per l’uomo, sono state avanzate anche altre accuse, come le minacce di morte, la rapina di una collana che la donna indossava al collo e l’estorsione di 150 euro. Il 53enne ha negato tutte queste accuse.

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