Li Squacqualacchiun di Teora, una maschera tradizionale dell’Irpinia, avranno l’opportunità di esibirsi al Carnevale di Venezia, nella prestigiosa piazza San Marco, insieme alla zeza di Bellizzi. Questa sarà la prima volta che una maschera altirpina avrà una vetrina così importante, rappresentando un grande riconoscimento per il Carnevale irpino.
Il termine “Squacqualacchiun” potrebbe derivare da “squacquarat”, che significa “trasandato”. Queste maschere richiamano i Mamutones della Sardegna e indossano un costume composto da un sacco di tela con una giacca stinta messa a rovescio. Il loro viso è coperto da un cappuccio che funge da maschera, lasciando intravedere solo gli occhi. In mano portano dei bastoni, sui quali sono attaccati rami di aghi di pino che utilizzano per i loro riti e per colpire di sfortuna coloro che non esaudiscono i loro desideri.
Secondo la tradizione, gli Squacqualacchiun improvvisano una danza intorno a un grande fuoco e alla fontana principale, compiendo il loro rito magico. Questa esibizione al Carnevale di Venezia rappresenta un’opportunità unica per far conoscere al di fuori della regione l’Irpinia e le sue tradizioni.
Il Carnevale di Venezia è uno degli eventi più famosi e affascinanti d’Italia, con le sue maschere eleganti e misteriose che affollano le calli e le piazze della città lagunare. La partecipazione degli Squacqualacchiun di Teora, insieme alla zeza di Bellizzi, porterà un tocco di autenticità e originalità a questa festa, offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire una maschera tradizionale poco conosciuta al di fuori della sua regione di origine.
Speriamo che questa esperienza al Carnevale di Venezia possa aprire nuove porte per gli Squacqualacchiun di Teora e per le tradizioni dell’Irpinia, permettendo loro di essere apprezzati e riconosciuti anche al di fuori dei confini regionali. Questo evento rappresenta un importante passo avanti nella valorizzazione e nella diffusione delle tradizioni italiane, che sono un patrimonio culturale irrinunciabile.
