Durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti del commissariato di Afragola hanno avvistato un individuo a bordo di un’auto che stava guidando a una velocità molto elevata nonostante fosse stato dato l’ordine di fermarsi dalla polizia. Il conducente ha continuato a guidare in modo pericoloso, facendo manovre rischiose e usando l’auto come ariete per sfondare le sbarre di accesso all’area industriale di Caivano, finendo per sbattere contro un veicolo di servizio. Non soddisfatto, dopo aver abbandonato l’auto, ha cercato invano di fuggire a piedi, ma è stato bloccato con l’aiuto degli agenti del commissariato di Frattamaggiore.

I successivi controlli sull’uomo hanno rivelato il motivo del suo tentativo frenetico di evitare l’arresto. Infatti, è stato trovato in possesso di tre telefoni cellulari, cinque banconote da 500 euro, tre placche olografiche con il numero 500, un foglio di carta filigranata e diverso materiale utilizzato per falsificare banconote.

L’uomo, un cittadino albanese di 33 anni residente a Caivano, è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete contraffatte e contraffazione di carta filigranata utilizzata per la produzione di carte di credito o di valori di bollo. Inoltre, è stato arrestato perché risultava essere soggetto a un ordine di carcerazione per scontare una pena di 1 anno, 3 mesi e 2 giorni di reclusione.

Questo episodio ha portato alla scoperta e allo smantellamento di una rete di falsari che si occupava della produzione e distribuzione di patenti di guida, carte di circolazione e banconote false. Nove persone sono state colpite da misure cautelari e le indagini sono ancora in corso per individuare eventuali complici.

Gli agenti di polizia hanno svolto un lavoro eccellente nel fermare questo individuo e nel portare alla luce questa rete di falsari. La loro azione ha contribuito a garantire la sicurezza dei cittadini e a proteggere l’integrità del sistema monetario. Questo caso dimostra l’importanza della costante vigilanza delle forze dell’ordine per contrastare il crimine organizzato e la falsificazione, e sottolinea la necessità di una collaborazione internazionale per affrontare questo problema.

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