Annullato il divieto di dimora per i dipendenti coinvolti nell’indagine sui “furbetti del cartellino”. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha deciso di annullare tutti i provvedimenti cautelari emessi nei confronti dei 12 dipendenti coinvolti nell’indagine. Questo significa che sono stati revocati i divieti di dimora e i domiciliari per uno dei dipendenti. Per alcuni di loro, come i messi notificatori Daniele Della Vecchia e Michele Faraone, il custode Giuseppe Nugnes, l’idraulico Vincenzo Pagano e Filippo Rotunno, dipendente dell’ufficio legale, la misura del divieto di dimora è stata sostituita con la sospensione temporanea dall’esercizio del pubblico servizio. Altri 7 indagati, tra cui il dirigente Giovanni Gangi, il funzionario Tommaso Mastronardi e la coordinatrice Cristina Accardo, hanno visto annullata totalmente l’ordinanza cautelare. Anche per Mariagrazia Chianese e Angelo Iorio è stato revocato il divieto di dimora. Secondo gli avvocati di Chianese e Iorio, i due dipendenti non hanno commesso alcun reato, ma hanno agito per gentilezza e umanità. Le indagini riguardano la pratica delle timbrature fatte anche per conto di altri colleghi per ottenere il buono pasto. L’ufficio provvedimenti disciplinari dovrà concludere il procedimento disciplinare entro il 16 febbraio.

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