Il terzo piano di un edificio nel quartiere San Giovanni a Teduccio, a Napoli, è stato teatro di una terribile tragedia familiare. Pasquale Pinto, ex guardia giurata, ha compiuto un gesto folle che ha portato alla morte della moglie e alla sua stessa vita. La famiglia, fino a quel momento, era considerata un modello da tutti i vicini. Nessuno si sarebbe mai aspettato una tale violenza da parte di Pasquale. La mattina della tragedia, ha accompagnato i suoi due figli a scuola come al solito, ma una volta tornato a casa ha ucciso la moglie e ha iniziato a sparare dalla finestra contro tutto ciò che si muoveva. Dopo tre ore di trattative, non è stato possibile farlo desistere e si è tolto la vita.

L’appartamento in cui si è consumata questa tragedia si trova nell’area orientale di Napoli, non lontano dal Rione Villa e da via delle Repubbliche Marinare. Pasquale, di 54 anni, sua moglie Ewa Kaminska, di 48 anni, originaria della Polonia, e i loro tre figli vivevano in un edificio di edilizia popolare. I vicini li descrivono come una famiglia unita e tranquilla. Tuttavia, qualcosa turba Pasquale da giorni, anche se cercava di nasconderlo ai suoi figli. Alcuni amici d’infanzia della guardia giurata affermano che ultimamente sembrava tormentato, come se fosse perseguitato da problemi e cattivi pensieri. Cosa lo abbia spinto a compiere un tale gesto orribile, nessuno può dirlo. Le urla della moglie provenienti dall’appartamento alle 8:30 del mattino hanno attirato l’attenzione dei vicini. Alcuni sostengono di averlo sentito urlare dalla finestra, armato di una pistola calibro 9: “L’ho uccisa! Ho portato i bambini a scuola. Ma non sono pazzo!”. La polizia è stata chiamata sul posto e Pasquale ha iniziato a sparare alla vista degli agenti. Dopo vari tentativi di negoziazione, è stato impossibile farlo desistere. Alla fine, la polizia ha fatto irruzione nell’appartamento e ha scoperto il corpo senza vita di Ewa, trafitta da almeno dieci coltellate violente. Pasquale, invece, è stato trovato morto in un’altra stanza. Sono stati trovati una cinquantina di proiettili e una pistola calibro 9×21, la stessa usata per sparare dalla finestra. La causa della morte di Pasquale è ancora incerta e sarà necessaria un’autopsia per saperne di più. Negli ultimi tempi, la vita di Pasquale era cambiata dopo essere stato ferito in servizio. Aveva perso il lavoro e si arrangiava con piccoli impieghi saltuari. Ma cosa può aver scatenato in lui quella follia omicida? Ora, il dramma si estende ai tre figli rimasti orfani. In attesa del ritorno del figlio maggiore, gli altri due sono stati affidati ai servizi sociali.

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