Morì nel sonno a 29 anni, l’autopsia: morto per cardiomiopatia

Dario Raimo, un giovane di soli 29 anni, è stato trovato senza vita nella sua stanza tre mesi fa. Non c’erano segni di violenza né indicazioni di patologie pregresse che potessero spiegare la sua morte. Tuttavia, come riporta Dario Sautto de “Il Mattino”, l’autopsia ha ora rivelato la causa del suo decesso: una cardiomiopatia aritmogena, una condizione cardiaca silente che può portare a morte improvvisa e che rappresenta la principale causa di morte cardiaca improvvisa tra i giovani in Italia.

I risultati dell’autopsia sono stati consegnati alla Procura di Torre Annunziata, la quale ha chiesto l’archiviazione del caso, in quanto la morte di Dario sembra essere stata causata da cause naturali. Dario, laureato brillante in Fisica e appassionato di intelligenza artificiale, era una persona amata e rispettata dai suoi amici e colleghi.

La sera prima della sua morte, Dario aveva trascorso del tempo con gli amici a Sorrento per festeggiare il compleanno di uno di loro. Non c’erano segni premonitori della tragedia imminente. Tornato a casa, Dario si era coricato per poi non svegliarsi più. Gli esami tossicologici hanno escluso qualsiasi ipotesi di avvelenamento, mentre altri esami hanno rivelato una problematica al ventricolo destro del cuore, mai riscontrata in precedenza.

In seguito alla scoperta della causa della sua morte, la famiglia di Dario ha deciso di donare al progetto “Beat the Beat” che sostiene la ricerca scientifica su una cura per la cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, una malattia genetica finora incurabile su cui l’Università di Padova sta conducendo approfonditi studi. La famiglia ha dichiarato che questa donazione è in linea con il desiderio di Dario di sostenere la ricerca per salvare altre giovani vite.

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