Napoli si mobilita per Julian Assange: il sindacato dei giornalisti della Campania esprime il suo sostegno al giornalista australiano fondatore di WikiLeaks, attualmente in arresto in Inghilterra e in attesa della decisione dell’Alta Corte Britannica sull’estradizione negli Stati Uniti.

Come segno di solidarietà, è stato esposto uno striscione sul balcone della sede del Sugc a Napoli. A questa iniziativa è seguito un flash mob, durante il quale attivisti, indossando maschere raffiguranti Assange, hanno affisso un grande manifesto sulla saracinesca di un negozio chiuso con la scritta “Il Day X è arrivato”.

Non solo il sindacato dei giornalisti, ma anche la rete FreeAssangeNapoli ha partecipato a queste iniziative. Presenti anche i genitori di Mario Paciolla, il giornalista napoletano cooperante Onu ucciso in Colombia nel 2020, e Desiree Klain, ideatrice di “Imbavagliati”, il primo festival internazionale di giornalismo civile.

I promotori di queste azioni hanno annunciato un raduno davanti al Consolato Usa a Napoli per il 20 febbraio, data presumibile della decisione della Corte suprema britannica. L’obiettivo è far sentire la voce di chi chiede giustizia per Julian Assange e opporsi alla sua possibile estradizione negli Stati Uniti, dove rischia una condanna fino a 175 anni di carcere.

Assange è stato accusato di cospirazione e spionaggio dopo aver denunciato i crimini di guerra commessi dal governo statunitense. Il suo caso ha suscitato grande interesse e dibattito a livello internazionale, con molti che vedono in lui un difensore della libertà di stampa e della trasparenza.

La decisione dell’Alta Corte Britannica sarà cruciale per il futuro di Assange e per la lotta per la libertà di informazione. Napoli si unisce a questa battaglia, dimostrando il suo sostegno e la sua solidarietà a un giornalista che ha rischiato tutto per portare alla luce la verità.

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