Nel procedimento a carico di due dipendenti comunali del Comune di Capaccio Paestum, accusati di truffa aggravata in concorso, è stata richiesta l’archiviazione. Il gip Francesco Guerra del Tribunale di Salerno ha accolto la richiesta del pm Katia Cardillo della Procura locale, che era titolare del procedimento. I due dipendenti erano stati deferiti in stato di libertà nel febbraio 2021 dai carabinieri, che avevano sorpreso uno dei due recarsi al rilevatore delle presenze giornaliere della sede municipale e timbrare due badge, uno per sé e l’altro per il collega, che in quel momento era assente perché impiegato presso una società privata che fornisce servizi informatici all’ente civico.

Dalle indagini è emerso che il tecnico informatico, pur lavorando per un’impresa esterna e svolgendo servizi per il Comune, non era soggetto al controllo direttivo, organizzativo e disciplinare dello stesso, ovvero non c’era un rapporto di subordinazione tra le parti. Per questo motivo, l’accusa di truffa ai danni della Pubblica Amministrazione è decaduta. Quindi, il dipendente comunale, difeso dall’avvocato Ciro Vicidomini, non ha commesso alcuna falsa attestazione della presenza in servizio, danneggiando il Comune attraverso l’alterazione dei sistemi di badge del municipio.

Questa decisione del gip conferma l’assenza di irregolarità da parte dei dipendenti comunali e scagiona entrambi dalle accuse mosse loro. È importante sottolineare l’importanza di un’indagine approfondita e di una corretta valutazione dei fatti prima di trarre conclusioni affrettate. In questo caso, le prove hanno dimostrato che non c’era alcuna intenzione di truffare o danneggiare il Comune da parte dei dipendenti coinvolti.

È fondamentale che i dipendenti pubblici siano valutati in base alle loro azioni e che vengano prese le giuste misure disciplinari in caso di comportamenti scorretti. Tuttavia, è altrettanto importante evitare di etichettare erroneamente i dipendenti come assenteisti o furbetti del cartellino senza prove concrete. Ogni caso deve essere valutato individualmente, in base ai fatti emersi durante le indagini.

In conclusione, l’archiviazione del procedimento a carico dei due dipendenti comunali del Comune di Capaccio Paestum accusati di truffa aggravata in concorso dimostra l’importanza di una giusta valutazione dei fatti e delle prove prima di trarre conclusioni definitive. È un esempio di come un’indagine accurata possa scagionare i dipendenti da accuse infondate e preservare la loro reputazione.

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