L’inchiesta sul concorso indetto dal comune di Avellino potrebbe presto coinvolgere altre persone. Dopo le iscrizioni nel registro degli indagati della presidente della Commissione e del vicecomandante dei vigili urbani, gli inquirenti stanno valutando la possibilità di individuare altri responsabili, il che potrebbe portare ad un aumento del numero degli indagati. Al momento, sono già tre le persone coinvolte nell’indagine.

Il primo ad essere iscritto nel registro degli indagati è stato un giovane di 26 anni, originario di Avellino, che aveva superato la prova scritta del concorso. Durante lo svolgimento della prova orale, è avvenuto un blitz da parte delle fiamme gialle, che hanno sequestrato il suo cellulare. Adesso, dopo il conferimento dell’incarico, il dispositivo sarà sottoposto ad accertamenti tecnici irripetibili a partire da lunedì.

Inizialmente, il cellulare era stato dissequestrato dal tribunale del riesame, sezione reale, in quanto l’avvocato difensore del giovane aveva impugnato il provvedimento. Tuttavia, il pm Toscano ha emesso un secondo decreto di sequestro per il cellulare del candidato al concorso. Anche questo provvedimento è stato impugnato dall’avvocato Gaetano Aufiero e si attende ora la fissazione dell’udienza davanti al Riesame.

L’inchiesta sul concorso indetto dal comune di Avellino si sta dunque allargando, con la possibilità che vengano individuati altri responsabili. Gli inquirenti stanno lavorando per fare luce su eventuali irregolarità e garantire la correttezza del processo di selezione.

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