Una notte come tante nel vivace centro storico di Napoli, dove la movida partenopea attira giovani desiderosi di divertimento e spensieratezza. Ma quello che doveva essere un innocuo giro per “godersi la serata” si è trasformato in un fatto di proporzioni sorprendenti quando i carabinieri hanno fermato un gruppo di ragazzi a bordo di una potentissima auto sottratta da minorenni ad un papà.

Nella notte napoletana, il rombo del motore di una Fiat 500 Abarth da 180 cavalli ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. Ciò che li ha sorpresi, però, è stata la giovane età del conducente: un quindicenne, alle prese con un bolide che richiede una mano esperta e una notevole esperienza di guida. Accanto a lui, altri quattro ragazzi, tutti minorenni tra i 15 e i 16 anni, originari di Arzano, nella provincia di Napoli.

L’auto, sottratta al suo ignaro proprietario, era un vero e proprio gioiello per gli amanti delle prestazioni: un turbo benzina in grado di raggiungere i 100 chilometri orari in soli 6,7 secondi. Una macchina che, nelle mani sbagliate, poteva diventare un pericolo mortale.

L’intervento dei carabinieri della compagnia Napoli Centro ha permesso di fermare la corsa spericolata dei giovani, sequestrando l’auto e affidando i ragazzini alle cure dei rispettivi genitori. Un gesto che ha evitato conseguenze più gravi e che ha messo in evidenza l’importanza dei controlli nella movida notturna, soprattutto quando si tratta di minori alla guida di veicoli ad alta potenza.

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