Un nuovo edificio rischia il crollo nel centro storico di Torre del Greco, questa volta nel I Vico Orto Contessa. Ciò che preoccupa è un edificio già parzialmente crollato e abbandonato, il cui crollo potrebbe causare danni agli edifici circostanti e ai loro abitanti.

Il pericolo di crollo a Vico Orto Contessa: gli allarmi ignorati
La situazione di pericolo era già nota nel 2020, quando un’ordinanza del sindaco Giovanni Palomba aveva vietato l’accesso ad alcuni locali confinanti con il rudere situato in un’area vicina al I Vico Orto Contessa. Si tratta dei resti di un’antica costruzione con una volta a botte, oggi abbandonata tra rovi e rifiuti, quasi nascosta da un muretto di contenimento.

Ci troviamo nel centro storico di Torre del Greco, a 20 metri dall’edificio di Corso Umberto I crollato il 16 luglio scorso, che ha causato un’emergerza abitativa nella zona storica della città del corallo. In quel momento critico, circa 300 persone sono state ospitate in alberghi e scuole. Ma la paura era grande soprattutto per i residenti in situazioni analoghe a quella dell’edificio crollato. Le telecamere di VesuvioLive.it erano sul posto per raccogliere testimonianze e immagini di situazioni critiche in tutta l’area urbana, tra le piazzette storiche e lo stesso Corso Umberto I, ancora oggi chiuso al traffico.

Proprio nei vicoli Orto Contessa si sono verificate alcune delle situazioni più critiche, con i residenti allarmati e spaventati dopo la mattinata del crollo che ha cambiato per sempre la vita di molte famiglie. La paura di trovarsi, da un giorno all’altro, vittime di un evento simile, senza più una casa e senza la “fortuna” che ha assistito i residenti di Corso Umberto nel giorno della Madonna del Carmelo, visto che il drammatico evento non ha causato perdite di vite umane.

I vico Orto Contessa: le transenne spostate per consentire il transito
Una nuova ordinanza ha portato all’evacuazione di un edificio
Né l’ordinanza del 2020, né la paura di quei giorni hanno convinto i proprietari del rudere (che è comunque una proprietà privata) a intervenire per rimuovere la situazione di pericolo. Così, a seguito di un nuovo sopralluogo del Servizio Dissesti Statici, il sindaco Luigi Mennella ha dovuto intervenire con nuove e più severe restrizioni per coloro che abitano nelle vicinanze del rudere.

In particolare, è stato vietato l’uso di altri locali nelle abitazioni di Corso Umberto I al civico 42 che si affacciano sull’area a rischio di crollo. È stato vietato anche l’uso di una parte del giardino praticamente confinante con l’accumulo di rovi che, probabilmente, a causa delle piogge invernali, ha aggravato la situazione di pericolo. Tuttavia, nessuna delle abitazioni di Corso Umberto ha dovuto essere completamente evacuata, a differenza di un’altra abitazione nel vico Orto Contessa che, avendo il bagno in condizioni di rischio, risulterebbe inabitabile.

Scetticismo tra i vicoli sul pericolo di crollo
Valutata la situazione di pericolo, l’amministrazione ha ritenuto opportuno transennare una parte del I Vico Orto Contessa, in un tratto in cui si trovano anche gli ingressi dei civici 5 e 7. Per il civico 5 non ci sarebbero problemi poiché l’edificio ha accesso anche da un’altra strada, attraverso un’area comune. Per il civico 7, invece, è stato disposto lo sgombero come precauzione poiché privo di altre vie di accesso.

Ma anche queste ultime indicazioni sembrano essere state disattese: le transenne nella stretta stradina sono state prontamente spostate per consentire il passaggio senza problemi. Non ci sono cartelli che segnalano la situazione di pericolo e nessuno degli edifici sembra essere disabitato, nella mattina di oggi, martedì 13 febbraio.

Dalle prime voci raccolte sul posto, emerge uno scetticismo generale: “E questo sarebbe il pericolo? Quei muri sono stati così per 20 anni, non è mai successo nulla”, dice un abitante della zona. “C’è un altro edificio a rischio crollo? Non ne abbiamo saputo nulla”, racconta un altro residente, sulla soglia di casa, proprio all’uscita del vicolo, a due mattonelle dall’area ancora vietata per il crollo avvenuto il 16 luglio. Un fatalismo che continua a sfidare la sorte, perfettamente rappresentato dai bambini mascherati che passano tra le transenne con i genitori, in una tranquilla mattinata di Carnevale.

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