Il 15 febbraio 2024 alle 14:23, dalle indagini sarebbe emersa l’operatività di un sodalizio di tipo camorristico che agisce sui territori di Frattamaggiore, Frattaminore e zone limitrofe. Questo gruppo criminale, in contrapposizione armata con altri gruppi, cerca di imporre la propria egemonia attraverso una serie di attività illegali. Tra queste, si segnalano anche intimidazioni ai danni di imprenditori e commercianti, ai quali viene richiesto il pagamento di somme di denaro per poter continuare la loro attività lavorativa.

Durante le indagini dei carabinieri sono stati ricostruiti anche gli atti intimidatori ai danni del comandante della polizia municipale di Arzano, Biagio Chiariello, e del parroco del Parco Verde di Caivano, don Maurizio Patriciello. Questi atti intimidatori rappresentano i momenti più eclatanti di una serie di stese e attentati avvenuti all’interno del clan della 167 di Arzano, tra la famiglia di Giuseppe Monfregolo detto “u guallarus” e il gruppo capeggiato da Pasquale Cristiano, detto “pick stick”, oggi collaboratore di giustizia, e Vincenzo Mormile.

L’evento più significativo è stato individuato nell’omicidio di Salvatore Petrillo, nipote di Pasquale Cristiano, avvenuto la sera del 24 novembre 2021 ad Arzano. In questo contesto rientrano anche gli atti intimidatori nei confronti di Chiariello, con un manifesto funebre trovato davanti all’ingresso del Comando della Polizia municipale di Arzano, e di don Patriciello: nella notte tra il 12 e il 13 marzo 2022, è stata fatta esplodere una bomba davanti al cancello della chiesa di San Paolo Apostolo nel Parco Verde di Caivano.

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