Processo richiesto per Pellegrino Crisci, autore di un triplice tentato omicidio nel giugno 2023, a partire dalla sua ex compagna. Il pm Luigi Iglio ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio, che sarà discussa il prossimo 15 marzo davanti al Gup del Tribunale di Avellino. Quindici capi di imputazione sono stati contestati a Crisci sulla base delle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino. Il quarantenne è difeso dagli avvocati Gaetano Aufiero e Carmine Procentese, mentre la parte civile è rappresentata dall’avvocato Nicola D’Archi.
Pellegrino Crisci, dopo aver sparato diversi colpi di pistola contro la sua ex compagna Michele Prencipe lo scorso 19 giugno, ha continuato a minacciarla anche dal carcere. Le minacce sono state fatte tramite chiamate telefoniche e lettere. Questo ha causato un persistente stato di ansia e paura per la donna, che era rimasta ferita durante l’attacco. La Procura di Avellino ha chiuso le indagini nei confronti di Crisci, presentando nuove accuse poche settimane fa.
Le accuse più gravi riguardano i tre tentati omicidi. Il primo è legato alle minacce subite dalla Prencipe, che è stata ferita ad Avella durante l’aggressione di Crisci. Il secondo riguarda Giuseppe Miele, che è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco sparati da Crisci mentre si trovava in strada il 19 giugno 2023. Il terzo tentato omicidio è stato commesso ai danni dei Carabinieri della Compagnia di Baiano. Crisci ha detto ai militari: “allora vi devo uccidere”, sparando un colpo di arma da fuoco contro di loro. I militari sono riusciti a disarmarlo e a sparare a loro volta.
Durante la sua fuga, Crisci ha sparato anche contro una vettura e ha commesso altre violazioni. È stato accusato di detenzione di arma bianca e di munizioni abusive, avendo in possesso un coltello di 31 centimetri e 23 cartucce. Ha anche violato gli arresti domiciliari a cui era sottoposto dal novembre 2022. È stato inoltre accusato di accesso indebito a dispositivi di comunicazione mentre era detenuto, utilizzando un telefono per minacciare la Prencipe e una donna contattando i suoi familiari.
Le minacce continuate anche dal carcere includono un’intimidazione ad un’altra donna, dicendole di non parlare con i Carabinieri altrimenti le avrebbe fatto una guerra. Ha anche minacciato un uomo che aveva convocato a casa sua, puntandogli una pistola alla testa. Ha mostrato la pistola ai Carabinieri che lo avevano intercettato a Mugnano per minacciarli.
Queste sono le accuse contestate dalla Procura di Avellino nel processo a Pellegrino Crisci, che si terrà il prossimo 15 marzo.