Un terribile fatto di cronaca ha scosso ieri, 14 febbraio, la periferia di Avellino. Un uomo di 63 anni, Costantino Mazza, ha sparato e ucciso sua figlia Alessandra, 35 anni, prima di togliersi la vita. Secondo quanto riportato dal giornale “Il Mattino”, l’uomo avrebbe utilizzato una pistola legalmente detenuta per compiere l’omicidio e il suicidio a causa delle difficoltà che affrontava con la figlia, che soffriva di gravi disturbi psicologici. Immediato è stato l’intervento dei sanitari e delle forze dell’ordine che hanno trovato i due corpi all’esterno della casa di campagna, situata sulla collina di Avellino. Gli investigatori stanno conducendo le indagini per comprendere le ragioni che hanno portato a questo gesto drammatico e i primi esami esterni sui corpi sono stati disposti dal pm del Tribunale di Avellino e affidati al medico legale. È un fatto che lascia tutti sconvolti e che ci fa riflettere sulla necessità di supporto e assistenza per le persone che si trovano in situazioni di difficoltà.