La camorra ha nuovamente messo le sue mani su un appalto milionario all’ospedale Cardarelli. Il clan Pezzella di Frattamaggiore, guidato dal temuto boss Francesco “pane ‘e ran'”, è stato stroncato dalle autorità. Ma la lotta tra clan non si ferma qui, il clan Cimmino-Caiazzo è ora interessato a questo appalto da tre milioni di euro.

La situazione nella zona frattese è esplosiva. L’omicidio di un importante membro della malavita di Secondigliano ad Arzano ha scatenato una faida tra i clan. Le intimidazioni non si fermano solo ai criminali, ma coinvolgono anche le forze dell’ordine e persino il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello.

Ma non è tutto, la droga è un’altra grande piaga che affligge questa zona. Gli arresti di ieri sono solo la punta dell’iceberg di un vasto traffico di sostanze stupefacenti gestito dai clan frattesi.

Le indagini sono state condotte dalla Dda, che ha coordinato l’operazione con i carabinieri della compagnia di Giugliano e della Tenenza di Caivano. Undici persone sono state arrestate e altre due hanno ricevuto il divieto di dimora.

La lotta contro la camorra è un problema che affligge da anni la nostra regione. Le autorità stanno facendo tutto il possibile per contrastare il potere dei clan e ripristinare la legalità. Ma è fondamentale il supporto e la collaborazione di tutti i cittadini per sconfiggere questa piaga che mina la nostra società.

La speranza è che operazioni come queste possano portare un po’ di tranquillità e sicurezza nella zona frattese e in tutta la nostra città. La lotta contro la camorra è una battaglia che non può essere combattuta solo dalle forze dell’ordine, ma richiede l’impegno di tutti noi.

Dobbiamo lavorare insieme per eliminare la criminalità organizzata e creare un futuro migliore per le nuove generazioni. Solo così potremo finalmente dire addio al pizzo, alla faida e alla droga che affliggono la nostra amata Napoli.

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