La recente chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase ha scatenato una forte reazione da parte dei cittadini, che hanno espresso la propria indignazione attraverso una petizione online che ha raccolto oltre 11.000 firme. Il promotore della petizione, Massimo Napolitano, ha lanciato l’appello su Change.org dopo la tragica morte di una bambina di pochi mesi, avvenuta a causa della mancanza di assistenza medica d’urgenza nella zona.
Nel testo della petizione, Napolitano denuncia una serie di decessi evitabili legati alla chiusura del pronto soccorso, sottolineando le sofferenze e le difficoltà che la popolazione locale sta affrontando a causa di questa situazione. La mancanza di assistenza d’urgenza non solo mette a rischio le fasce più vulnerabili della popolazione, ma sta anche generando tensioni e proteste da parte dei cittadini nei confronti del personale ospedaliero.
La petizione chiede la riapertura del pronto soccorso di Boscotrecase e la creazione di presidi territoriali di assistenza primaria con posti di degenza, al fine di garantire un’adeguata assistenza sanitaria nella zona. Si evidenzia che la chiusura del pronto soccorso ha già portato a morti evitabili e a situazioni di estremo disagio per i pazienti, costretti ad aspettare ore in condizioni critiche o addirittura a rinunciare alle cure necessarie.
Oltre alla petizione online, i cittadini hanno manifestato questa mattina presso la Novartis, chiedendo al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, di intervenire immediatamente per risolvere la situazione e garantire un’assistenza sanitaria adeguata nella zona. È importante che tutti i cittadini si uniscano a questa causa firmando la petizione e facendo sentire la propria voce per difendere il diritto alla salute di tutti.