Un raid brutale in stile “Arancia meccanica” ha colpito la prima periferia di Alife, una zona che da mesi è teatro di una serie di furti nelle abitazioni. Una banda di tre persone ha fatto irruzione in una villetta isolata, mettendo a soqquadro ogni stanza alla ricerca di denaro e oggetti di valore. Quando la donna proprietaria della casa è tornata a casa, è stata aggredita, picchiata e minacciata dai criminali. Mentre due complici rovistavano alla ricerca di preziosi, uno dei malviventi ha afferrato la donna alla gola e l’ha spinta a terra, intimandole di non muoversi. Dopo aver preso il bottino, i criminali sono fuggiti, lasciando la donna in uno stato di terrore.

Fortunatamente la vittima è riuscita a chiamare i soccorsi e i carabinieri, che l’hanno portata in ospedale per un controllo. Nonostante le contusioni subite, la donna ha avuto la fortuna di non riportare ferite gravi. Questo episodio fa parte di una serie di furti e tentati effrazioni che hanno colpito Alife negli ultimi mesi, creando un clima di insicurezza tra i residenti.

Di fronte a questa situazione, i consiglieri di “Patto per Alife” hanno chiesto un aumento dei controlli e dei pattugliamenti nella zona, così come l’installazione di sistemi di videosorveglianza e una migliore illuminazione pubblica. Alcuni residenti, però, stanno pensando di organizzarsi autonomamente con ronde notturne per proteggere il quartiere da futuri attacchi criminali.

Nonostante i controlli delle forze dell’ordine, le bande criminali continuano a seminare il terrore tra la popolazione. È importante che le autorità agiscano con determinazione per garantire la sicurezza dei cittadini e ripristinare lo stato di legalità in una zona così martoriata dai furti e dalle aggressioni.

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