Questa mattina è stata portata a termine l’operazione di sgombero della baraccopoli di senzatetto che si trovava sotto i portici della Galleria Principe di Napoli. Questo complesso monumentale, situato di fronte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, doveva essere liberato in vista dei lavori di restauro. La prima fase della cantierizzazione, finalizzata a garantire la sicurezza e preparare il terreno per il progetto definitivo, è stata avviata. L’intero intervento avrà un costo di circa 10 milioni di euro.

Secondo quanto riportato da Fanpage.it, l’operazione è iniziata all’alba di oggi, sabato 24 febbraio 2024. I senzatetto che abitavano la Galleria Principe da anni, nonostante i tentativi dei servizi sociali, non si erano mai mossi. A causa delle particolarità dell’intervento, questa mattina sono intervenuti anche gli assistenti sociali comunali e un’ambulanza del 118 oltre alle forze dell’ordine.

I senzatetto sono stati portati in centrale per l’identificazione, come previsto dalla legge, senza che si verificassero tensioni. L’assessore al Welfare, Luca Trapanese, ha spiegato che si è trattato di un’azione congiunta per liberare gli spazi per un importante cantiere che prevede la riqualificazione della Galleria Principe.

L’assessore ha inoltre sottolineato che da mesi si sta lavorando per collocare i senza fissa dimora nei dormitori pubblici, dove ci sono posti letto disponibili. Tuttavia, molti di loro non vogliono lasciare il loro luogo di residenza. L’operazione di questa mattina non è stata un’azione di forza, ma è stata condotta con serenità grazie alla collaborazione di tutti. Se desiderano, i senzatetto possono essere ricollocati nel dormitorio pubblico, ma non possono essere costretti.

L’assessore ha infine sottolineato che molti senza tetto sono già ospitati nei dormitori pubblici e collaborano con le istituzioni. L’amministrazione sostiene e finanzia queste iniziative per garantire un sostegno adeguato a chi si trova in situazioni di disagio abitativo.

Articolo precedenteBlitz antiabusivismo a Capodichino: 60 persone identificate e 8 violazioni contestate
Articolo successivoSangue a Scampia: l’agguato al capo piazza Possente

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui