Ieri è durato quasi sei ore il sopralluogo effettuato dai carabinieri del Ris di Roma e del Sis di Salerno all’interno dell’appartamento di via Donizetti ad Agropoli, dove il 22 gennaio scorso furono trovati senza vita i coniugi Annalisa Rizzo e Vincenzo Carnicelli. La Procura di Vallo della Lucania ha aperto un fascicolo contro ignoti e il pm Antonio Pizzi ha disposto i nuovi rilievi per cercare di ricostruire la dinamica esatta dei fatti. Gli investigatori sono entrati nella casa della coppia cilentana per esaminare nuovamente la scena del crimine e riscontrare quanto dichiarato dalla figlia 14enne, unica testimone presente al momento della tragedia.

Gli avvocati delle famiglie Carnicelli e Rizzo sono stati presenti durante il sopralluogo e hanno ottenuto di portare via alcuni effetti personali della ragazza. I militari hanno repertato tracce ematiche in vari ambienti dell’appartamento, tra cui la cucina, il salotto e la cameretta dove i corpi sono stati trovati. Sono state rinvenute anche impronte digitali e plantari grazie all’uso di un reagente specifico per le investigazioni.

L’ipotesi principale rimane quella dell’omicidio-suicidio ad opera dell’uomo con un coltellaccio, ma non è escluso che Carnicelli sia stato ferito a morte dalla moglie nel tentativo di difendersi con un taglierino. La lite sarebbe scoppiata in cucina al ritorno della donna a casa dopo una serata fuori. La figlia dormiva nella stanza matrimoniale e non si sarebbe accorta di nulla. I corpi dei coniugi giacevano uno addosso all’altro nella cameretta con accanto le due armi da taglio, sequestrate successivamente dai carabinieri.

Si dovrà attendere ancora qualche giorno per conoscere gli esiti degli accertamenti e avere un quadro più chiaro sulla tragedia di via Donizetti.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui