Un giovane è stato arrestato come presunto responsabile di una rapina avvenuta un anno fa a Napoli. Gli investigatori hanno individuato il sospettato grazie a un dettaglio: un particolare scaldacollo nero con bordature catarifrangenti che è stato indossato durante la rapina e che è stato visto in una foto pubblicata su Facebook dal presunto malvivente. Questo dettaglio, insieme ad altre prove raccolte durante l’indagine, ha portato all’arresto di Francesco Scurti, 21 anni, ritenuto coinvolto nel violento raid.

La rapina, avvenuta lo scorso marzo, ha visto un ingegnere napoletano essere ferito alle gambe da colpi di pistola mentre si trovava in un distributore di benzina. Il video dell’aggressione è diventato virale e ha portato all’arresto del complice del giovane pochi mesi fa. Ora è il turno di Scurti di affrontare la giustizia.

La vittima dell’assalto, Fabio Varrella, è riuscita a mantenere la calma nonostante il terrore e ha collaborato attivamente con le autorità durante le indagini. È assistito da un avvocato che lo aiuterà a costituirsi parte civile nel processo contro il presunto rapinatore. Nel frattempo, il minorenne coinvolto nella rapina ha inviato una lettera di scuse all’ingegnere.

L’arresto di ieri ha portato alla luce ulteriori dettagli su altri possibili crimini commessi dal gruppo. La Procura è al lavoro per portare alla luce tutti i dettagli di questa vicenda e assicurare alla giustizia i responsabili di questi atti violenti.

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