La morte di Domenico Fatigati, operaio di 52 anni di Acerra, avvenuta nella Fca Stellantis di Pratola Serra, ha portato all’indagine di cinque persone. Tra di loro ci sono il direttore e il responsabile della sicurezza dello stabilimento, il titolare e il responsabile della Ms Automazione Srl, da cui dipendeva l’operaio, e il responsabile del reparto in cui lavorava. Questi atti sono necessari per procedere con gli accertamenti autoptici. La multinazionale stessa si è impegnata ad aprire un’indagine interna, come richiesto dai sindacati.

A Napoli si terrà un vertice tra dirigenti e rappresentanti dei lavoratori, mentre la Procura della Repubblica di Avellino incaricherà un medico legale di svolgere l’autopsia sulla vittima. Gli investigatori seguono principalmente due ipotesi: un malfunzionamento del macchinario o una distrazione fatale. Domenico Fatigati era un esperto tecnico manutentore, con trent’anni di esperienza nello stabilimento. I carabinieri hanno effettuato ulteriori rilievi nella fabbrica, ma non sono state riscontrate irregolarità. Ulteriori verifiche verranno effettuate sul macchinario per capire cosa è accaduto quella mattina maledetta.

Domenico Fatigati conosceva bene la macchina su cui stava lavorando e aveva già effettuato riparazioni in passato. Nonostante le misure di sicurezza attivate, qualcosa è andato storto e l’operaio è stato schiacciato dal macchinario. I colleghi hanno tentato di soccorrerlo, ma purtroppo è deceduto poco dopo. Questo è il primo incidente mortale presso la Fca Stellantis di Pratola Serra, che solitamente rispetta le norme di sicurezza sul lavoro. La turnazione di lavoro è stata oggetto di proteste da parte degli operai, che lamentano la mancanza di riposo adeguato e i rischi che comporta.

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