Il giovane pusher Carlo Apuzzo, coinvolto in un caso di spaccio di droga e legato ai clan criminali di Napoli, ha deciso di sfidare il giudice e il pubblico ministero attraverso i social. Nonostante le pesanti accuse a suo carico, è riuscito a ottenere una condanna ridotta a 3 anni e 6 mesi di reclusione in appello.

Carlo Apuzzo, 19 anni, è stato indicato come vicino al ras scissionista dei Moccia, Renato Tortora, da un pentito che ha collaborato con le autorità. Nonostante la sua giovane età, è stato coinvolto in attività illegali legate allo spaccio di droga.

Nonostante la sua audacia nel confrontarsi con il sistema giudiziario attraverso i social, Apuzzo ha dovuto affrontare le conseguenze delle sue azioni e ha ricevuto una condanna significativa. La sua difesa legale, affidata all’avvocato Dario Carmine Procentese, è riuscita a ottenere una riduzione della pena rispetto alla sentenza di primo grado.

La vicenda di Carlo Apuzzo mette in luce la complessità e la pericolosità del mondo della criminalità organizzata a Napoli, dove giovani come lui vengono coinvolti in attività illegali a rischio della propria vita e libertà. La lotta alle attività criminali e allo spaccio di droga rimane una sfida importante per le autorità e la società nel suo complesso.

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