Il Parco Verde di Caivano è diventato il centro di un fiorente mercato della droga gestito dalla famiglia Ciccarelli. Secondo le testimonianze del pentito di camorra Mariano Alberto Vasapollo, il clan Ciccarelli gestisce cinque piazze di spaccio in strada e altre dieci in appartamenti, con un incasso mensile di circa 150mila euro. Le operazioni sono coordinate dai fratelli Ciro e Giovanni Ciccarelli, che forniscono la droga ai vari capi piazza e gestiscono i profitti. Inoltre, il clan si occupa del mantenimento delle famiglie dei carcerati affiliati alla famiglia Ciccarelli.

Giovanni Ciccarelli, detto Giannino, è considerato il capo indiscusso del mercato della droga nel Parco Verde, con un vero e proprio monopolio sullo spaccio. Il suo nipote Ciro, figlio di Salvatore “Sasiccia”, lavora al suo fianco e dimostra una grande fedeltà allo zio. Le intercettazioni riportate nell’ordinanza cautelare mostrano il legame stretto tra i due e la totale sottomissione di Ciro a Giovanni.

Il sistema di spaccio organizzato dalla famiglia Ciccarelli è ben strutturato e lucrativo, con un controllo totale sulle attività illegali nel Parco Verde. Le testimonianze dei collaboratori di giustizia confermano il ruolo chiave di Giovanni Ciccarelli e la sua leadership nel mercato della droga. La lotta alle organizzazioni criminali come quella dei Ciccarelli è fondamentale per contrastare il dilagare del traffico di stupefacenti e garantire la sicurezza dei cittadini.

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