Un’inchiesta della Procura di Perugia ha scosso il panorama politico italiano, con l’accusa di accessi abusivi alla banca dati antimafia da parte del finanziere Pasquale Striano. Tra i nomi coinvolti ci sono esponenti del governo, parlamentari, giornalisti e personaggi noti al grande pubblico.
Nonostante non ci siano prove di dossieraggio o uso illecito delle informazioni, l’indagine ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei dati sensibili e sul controllo dell’operato della magistratura.
La vicenda ha avuto riflessi politici e ha portato alla richiesta di un’ispezione sulla Procura antimafia da parte del capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
Inoltre, l’inchiesta ha coinvolto anche giornalisti, che rischiano fino a 5 anni di carcere per aver condotto indagini giornalistiche basate su documenti autentici provenienti da fonti giudiziarie.
Questa situazione rappresenta un attacco alla libertà di stampa e al diritto dei cittadini di essere informati, un diritto sempre più minacciato in Italia.
L’Usigrai esprime solidarietà ai colleghi sotto inchiesta e sostiene la Fnsi nella difesa della libertà di stampa e dell’informazione.

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