I riflettori della procura di Avellino sono stati puntati sugli appalti pubblici indetti dal comune di Avellino, dopo un esposto presentato dalla Sapit di Roma che doveva recuperare e restaurare la Dogana di piazza Amendola ad Avellino. La ditta romana aveva presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa per il comune, dal valore di due milioni e centomila euro, fino ad arrivare successivamente alla rescissione del contratto da parte del comune e l’aggiudicazione prima provvisoria e poi definitiva dei lavori di riqualificazione dell’antica Dogana all’impresa Mar. Sal. Restauri S.r.l.
La ditta con sede legale in via Comunale Pisani 269 Napoli (Na), si è classificata al primo posto tra le 11 che hanno partecipato alla gara d’appalto, con un ribasso pari al 22,64%. Da lì le indagini si sono estese su diverse gare di appalto indette dal comune di Avellino per il recupero dei beni pubblici tra i quali il Victor Hugo, il palazzo De Peruta, fino ad arrivare alla costituzione della Grande srl per la nuova gestione di rifiuti in città. Nel luglio 2023 il Comune di Avellino ha proceduto all’aggiudicazione definitiva della gara a doppio oggetto in favore della società “De Vizia Transfer SPA”, per la costituzione della società pubblico- privata “Grande Srl”, al 51% di proprietà di Piazza del Popolo. Alla guida della società il presidente Gerardo Santoli, sindaco di Santo Stefano del Sole, titolare di una società che organizza corsi di formazione e che risulta indagato in un altro procedimento aperto dalla procura di Avellino sui corsi di formazione fantasma organizzati dall’Alto Calore spa di Corso Europa (senza mai effettivamente farli partire). L’arco temporale delle contestazioni che la Procura di Avellino muove ai tre indagati (accusati di associazione a delinquere, turbativa d’asta, falso in atto pubblico e corruzione) va dal maggio del 2023 al gennaio 2024, periodo in cui sarebbero stati commessi i reati contestati su cui sono scattati gli ulteriori accertamenti, anche con il sequestro di documenti, hard disk e ogni altro materiale utile alle indagini. Dunque l’attenzione degli inquirenti è focalizzata sugli appalti e non è escluso che vi possano essere nuovi sviluppi investigativi dopo il sequestro della documentazione effettuata dai militari dell’Arma, anche in relazione ad altre procedure di aggiudicazione che riguardano servizi pubblici. La prima inchiesta è scattata il primo giugno del 2023, quando la Cooperativa Eco di Scafati è stata raggiunta da un’interdittiva antimafia. La cooperativa Eco ha gestito per dieci anni il piano di zona di Avellino, ottenendo varie proroghe e appalti dalla giunta Festa. A quel punto il primo cittadino non si è affidato più ai servizi della coop raggiunta dall’interdittiva. La seconda inchiesta aperta è inerente al concorso per vigili urbani indetto dal comune di Avellino e il fascicolo è stato aperto l’undici gennaio scorso quando i militari del Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Avellino su delega della Procura hanno effettuato un blitz negli uffici comunali dove si stava svolgendo il concorso. Le altre inchieste sono concentrate sul Summer Festival costato circa un milione e centomila euro, così come sostenuto dall’opposizione e sull’info-point di Piazza Libertà risultato “installato illegittimamente”. Gli uffici della procura stanno analizzando gli atti inerenti alla realizzazione ed installazione della struttura temporanea di Piazza Libertà, commissionata dal Cirpu.