Un nuovo episodio di pericolo si è verificato lungo i binari della Circumvesuviana, questa volta con un frigorifero abbandonato che ha causato l’impatto di un treno in corsa, nella stessa area dove pochi giorni prima era stata lasciata una vasca da bagno.
L’incidente è avvenuto presso il passaggio a livello di via Crapolla a Pompei, provocando lievi danni al convoglio e notevole paura tra i passeggeri. Fortunatamente, non si sono registrati feriti. Il presidente dell’Ente Autonomo Volturno, Umberto De Gregorio, ha condannato fermamente l’accaduto definendo gli autori come “delinquenti, sabotatori, terroristi”, auspicando un intervento deciso delle forze dell’ordine.
“Non si tratta di vandalismo o ragazzate, ma di delinquenti, sabotatori, terroristi. Mi auguro che le forze dell’ordine li prendano e li sbattano in galera”, ha commentato De Gregorio.
Secondo quanto riportato, il macchinista ha notato il frigorifero abbandonato solo all’ultimo momento e, nonostante abbia cercato di frenare, non è riuscito ad evitare l’incidente, che fortunatamente è stato di entità limitata. De Gregorio ha sottolineato che questo è il quinto caso di oggetti pericolosi abbandonati lungo i binari della Circumvesuviana, evidenziando la gravità della situazione.
L’Ente Autonomo Volturno ha annunciato misure immediate per contrastare questi atti vandalici, includendo la presenza di una guardia giurata fissa e l’installazione di telecamere di sorveglianza lungo la tratta. “Da oggi metteremo una guardia giurata fissa e stiamo installando le telecamere”, ha dichiarato De Gregorio.
Tuttavia, secondo il sindacato Or.s.a. Trasporti, la pericolosità dei passaggi a livello richiede azioni più incisive da parte delle istituzioni e delle aziende di trasporto. “È dal 12 febbraio che qualcuno cerca di danneggiare se non addirittura far deragliare i treni, mettendo sui binari le cose più disparate”, si legge in una nota. Si sottolinea la necessità di trovare soluzioni alternative per la mobilità cittadina o, in alternativa, di rendere i passaggi a livello più sicuri, ad esempio installando barriere o garantendo la presenza di personale aziendale.
“C’è bisogno di chiuderli, trovando o creando percorsi alternativi alla mobilità cittadina oppure, in alternativa, se ciò non fosse possibile, allora c’è l’obbligo di renderli più sicuri, montando le barriere su quelli che non ne hanno e contemporaneamente facendoli presenziare da personale aziendale opportunamente abilitato”, si sottolinea nella dichiarazione del sindacato.
Si fa appello a un impegno sinergico da parte di tutte le parti coinvolte per garantire la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori, affinché episodi come questo non si ripetano e si possano prevenire tragedie simili a quella avvenuta poco distante, con l’investimento e la morte di un rider su un altro passaggio a livello privo di barriere.