Il noto storico stabiese Catello Vanacore ha recentemente condotto delle ricerche sul destino dei cannoni borbonici, riuscendo a salvare due di essi dalla distruzione. In un’intervista, ha rivelato che attualmente restano circa 12 o 13 cannoni, di cui due sono posizionati all’ingresso della Capitaneria di Porto e gli altri sono utilizzati come bitte di ormeggio nel Porto, alcuni dei quali sono infossati. Vanacore ha sottolineato che nessuno si è mai occupato della manutenzione di questi cannoni, ad eccezione di quelli che lui stesso ha salvato nel 2003.
Proprio per questo motivo, Vanacore ritiene che sarebbe opportuno restaurare e restituire questi cannoni alla città. Aveva addirittura proposto di presentare un progetto alla UE per il recupero dei cannoni infossati nel 1867, ma purtroppo tutto è finito nel dimenticatoio. Il recupero non sarebbe semplice, ma sarebbe necessario e possibile.
Quanto al loro possibile collocamento, Vanacore suggerisce di posizionare due cannoni in piazza Municipio, davanti a Palazzo Farnese, e altri davanti alla Reggia di Quisisana e, eventualmente, nel Museo Civico. Tuttavia, si è lamentato del fatto che un progetto per il Museo Civico è stato deciso senza coinvolgere gli esperti locali, definendo la situazione una presa in giro.
Infine, Vanacore ha ricordato che i cannoni spararono per l’ultima volta nel 1860 per respingere un assalto garibaldino e piemontese al vascello “Monarca”. Ha sottolineato l’importanza di recuperare la storia della città per poterla rilanciare, ma ha espresso preoccupazione per il fatto che attualmente manchino sindaco e amministratori che si prendano cura di questa eredità storica. Nonostante ciò, Vanacore ha continuato a dedicarsi alla storia, sottolineando la sua passione per questo campo.