Dopo le recenti perquisizioni e sequestri che hanno coinvolto il Palazzo di Città di Avellino, la vicenda giudiziaria iniziata nel maggio 2023 e condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, coordinati dal Procuratore Domenico Airoma e dal pm Vincenzo Toscano, entra nella sua seconda fase.

Il prossimo passo sarà la convalida di tutto ciò che è stato sequestrato venerdì pomeriggio, quando i militari hanno perquisito l’ufficio della dirigente del Comune di Avellino, Filomena Smiraglia, e gli studi e le abitazioni del consigliere comunale Diego Guerriero e di suo fratello Fabio, architetto.

Una volta che saranno esaminati gli esiti delle attività di polizia giudiziaria, in base al decreto firmato dal pm Toscano che ha autorizzato le indagini, la convalida sarà eseguita dallo stesso magistrato.

A quel punto, gli avvocati dei tre indagati, Marco Campora e Marino Capone, avranno la possibilità di impugnare il decreto di convalida firmato dal pm Toscano.

Questa fase potrebbe portare al deposito di parte degli atti dell’inchiesta (la cosiddetta discovery) che ha portato la Procura ad ipotizzare e contestare, in via provvisoria, reati gravi ai tre indagati, tra cui associazione a delinquere, turbata libertà di scelta del contraente, corruzione e rivelazione del segreto d’ufficio.

Secondo alcune indiscrezioni non ancora confermate dagli atti, le indagini sulle procedure di affidamento del Comune di Avellino sarebbero scattate a seguito della rescissione del contratto relativo ai lavori della Dogana, avvenuta temporalmente in concomitanza con l’inizio delle contestazioni nel maggio 2023.

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