Oggi è il giorno della verità per Vincenzo Santimone, l’uomo accusato di aver ucciso il padre Riccardo nella loro casa di Eboli. Il 47enne comparirà davanti al giudice Giovanna Pacifico per l’udienza di convalida del fermo. La tragedia ha sconvolto la piccola comunità, con l’autopsia che conferma la gravità delle lesioni subite da Riccardo: più di dieci coltellate concentrate tra l’addome e il torace, con alcune anche alla schiena.
Assistito dall’avvocato Elena Criscuolo, Vincenzo avrà la possibilità di non rispondere alle domande del giudice o di fornire la sua versione dei fatti. Nel frattempo, l’autopsia sarà eseguita presso l’obitorio dell’ospedale di Nocera Inferiore nel pomeriggio. La madre di Vincenzo, affetta da Alzheimer, era presente in casa al momento dell’omicidio ma non è in grado di fornire un resoconto preciso di quanto accaduto.
Le indagini dei carabinieri di Eboli, sotto la guida del capitano Greta Gentili, hanno portato al sequestro del coltello utilizzato nell’omicidio e all’acquisizione di una telefonata in cui Vincenzo confessava il delitto al fratello. La cerimonia funebre di Riccardo Santimone è prevista per domani, un momento di dolore e commozione per tutta la famiglia e la comunità locale. La verità su questo terribile evento verrà finalmente alla luce durante l’udienza di oggi, un passo fondamentale per fare giustizia e trovare una soluzione a questa tragica vicenda.