L’omicidio di Mario Cerciello Rega, il processo riparte per gli assassini del carabiniere di Somma Vesuviana

Il processo di appello per Lee Elder Finnegan e Gabriele Natale Hjorth, i due cittadini americani accusati dell’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, riprenderà venerdì. Il tragico evento avvenne a Roma nel luglio del 2019 e costò la vita al militare di Somma Vesuviana, ucciso a coltellate in circostanze ancora avvolte dal mistero. A quasi cinque anni dal delitto, i familiari di Cerciello Rega non hanno ancora ottenuto giustizia, non essendoci ancora una sentenza definitiva.

I due studenti americani sono nuovamente sotto processo, dopo che la Corte Suprema di Cassazione ha disposto un nuovo processo di secondo grado. Per Elder, condannato a 24 anni, si dovrà riesaminare la presenza delle circostanze aggravanti e del reato di resistenza a pubblico ufficiale. Per Hjorth, condannato a 22 anni, si dovrà riesaminare l’accusa di concorso in omicidio.

Il processo si svolgerà davanti alla corte d’Assise d’Appello, con la speranza che si possa finalmente arrivare a una sentenza che rispecchi correttamente quanto accaduto. Gli avvocati della difesa di Lee Elder Finnegan hanno dichiarato che la Cassazione ha chiarito che i due ragazzi americani non hanno compreso di trovarsi di fronte a due appartenenti alle forze dell’ordine, poiché i carabinieri Cerciello Rega e Andrea Varriale non hanno mostrato i loro tesserini di riconoscimento.

Si spera che questo nuovo processo possa portare alla luce la verità e fare luce su un caso che ha scosso l’opinione pubblica italiana.

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