La storia di Noelia Salome Tortajada Subiela, la donna spagnola accusata di sottrazione internazionale di minori nel 2017, ha avuto un epilogo inaspettato. Dopo essere fuggita da casa con i suoi due figli, allontanandoli dal compagno ad Mondragone, Noelia è stata assolta perché “il fatto non sussiste”.

Il giudice monocratico Federica Villano del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso questa decisione, accogliendo le tesi della difesa della donna. Nonostante il compagno di Noelia, A.M., abbia dichiarato di non essere stato messo al corrente del trasferimento della donna in Spagna con i figli, il magistrato ha stabilito che la madre ha il diritto di vivere con i suoi figli nel luogo in cui ha stabilito la residenza abituale.

Questa vicenda mette in luce l’importanza di rispettare la volontà della madre nel decidere dove vivere con i propri figli, anche in caso di separazione o divorzio. La decisione del giudice ha sottolineato che, in assenza di motivi validi, la madre ha il diritto di scegliere il luogo in cui far crescere i propri figli, garantendo loro un ambiente familiare stabile e sereno.

La storia di Noelia Salome Tortajada Subiela ci ricorda l’importanza di tutelare il benessere dei minori e di rispettare le scelte delle madri nel garantire loro un ambiente sicuro e amorevole. Speriamo che questa vicenda possa portare a una maggiore consapevolezza sui diritti delle donne e dei bambini, e che possa contribuire a promuovere una cultura del rispetto e della solidarietà all’interno delle famiglie.

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