Contemperare sicurezza e rieducazione: il ruolo dei garanti territoriali dei detenuti minorili

Il tema della sicurezza e della rieducazione dei minori detenuti è al centro delle preoccupazioni dei garanti territoriali, che hanno recentemente incontrato il capo del dipartimento della giustizia minorile e di comunità, Antonio Sangermano, e il direttore generale del personale e delle risorse, Alessandro Buccino Grimaldi.

Durante l’incontro, sono state affrontate diverse criticità legate alle condizioni dei minori nei 17 istituti penali minorili, tra cui il sovraffollamento, la territorialità dell’esecuzione della pena, le problematiche medico-sanitarie e le carenze di organico della polizia penitenziaria e dei servizi sociali.

In particolare, i garanti hanno evidenziato la questione dei “liberi sospesi”, che ammontano a ben 90.000 unità, e hanno sollecitato maggiori tutele e garanzie a fronte delle scelte repressive adottate di recente.

Un punto delicato è rappresentato dai trasferimenti presso gli istituti penitenziari per adulti a seguito di violazioni specifiche, per i quali è stata richiesta l’emanazione di una circolare o di un intervento regolamentare da parte del dipartimento.

Il presidente Sangermano e il direttore generale Buccino Grimaldi hanno assicurato che i lavori di ristrutturazione degli istituti di Roma e Airola proseguiranno senza trasferimenti dei giovani detenuti, mentre quelli di Torino e Bologna saranno temporaneamente sospesi in attesa delle decisioni del Ministero.

L’incontro ha rappresentato un importante momento di dialogo e confronto tra i garanti territoriali e il dipartimento della giustizia minorile, evidenziando la necessità di trovare un equilibrio tra sicurezza e rieducazione per i minori coinvolti nel sistema penitenziario.

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