Una giovane di 19 anni, al sesto mese di gravidanza, ha vissuto un 8 marzo drammatico a Caserta. Il suo stesso padre l’ha violentemente picchiata, davanti alla figlia di un anno e alla sorella minore, per motivi futili. Spaventata e tremante, la ragazza ha chiamato il numero di emergenza “112” e ha denunciato la violenza subita, facendo così finire il padre in carcere.

Gli operatori dei Carabinieri sono intervenuti prontamente presso l’indirizzo segnalato e hanno trovato la giovane donna visibilmente scossa e intimorita, insieme al padre agitato e ubriaco che continuava a minacciarla. Dopo aver calmato l’uomo e aver sedato la lite, la vittima è stata soccorsa dal personale sanitario e portata al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta. Qui ha formalizzato la denuncia nei confronti del padre, raccontando dei comportamenti violenti che lui ha avuto verso di lei, la sorella e la madre, comportamenti mai denunciati in precedenza.

Questo episodio tragico mette in luce ancora una volta la gravità della violenza domestica e l’importanza di denunciarla per porre fine a situazioni di pericolo. La giovane donna, nonostante il terrore vissuto, ha avuto il coraggio di chiedere aiuto e di mettere fine a un ciclo di violenza che sembrava non avere fine. Speriamo che questo gesto coraggioso possa essere d’esempio per tutte le vittime di violenza, affinché possano trovare la forza di denunciare e di chiedere aiuto per proteggere se stesse e le proprie famiglie.

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