La Casa circondariale di Benevento e quella di Vallo della Lucania porteranno rispettivamente i nomi dell’Agente di Polizia Penitenziaria Michele Gaglione e dell’Appuntato degli Agenti di Custodia Alfredo Paragano, entrambi caduti vittime della criminalità organizzata. L’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria ha reso nota questa decisione, sottolineando l’importanza di ricordare i sacrifici di coloro che hanno perso la vita nel servizio.

Michele Gaglione fu ucciso nel 1992 in un attentato che aveva come obiettivo quello di influenzare il trattamento dei detenuti sottoposti al regime art. 41 bis. Alfredo Paragano, invece, fu vittima della camorra nel 1982 mentre si trovava nei pressi della sua abitazione ad Arzano. Entrambi i casi sono stati un segno del tentativo della criminalità organizzata di influenzare le istituzioni penitenziarie.

Il presidente dell’ANPPE, Donato Capece, ha elogiato la decisione di intitolare le due case circondariali ai due agenti caduti e ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita per il dovere. Capece ha anche criticato la mancanza di una cultura della memoria nel nostro Paese, evidenziando come spesso le commemorazioni ufficiali siano seguite da un rapido oblio.

Ricordare i caduti e onorare il loro sacrificio è un dovere per la società, che spesso tende a dimenticare i tragici eventi del passato. I familiari e i colleghi delle vittime sono coloro che mantengono viva la memoria di chi ha perso la vita nel servizio e che trasmettono alle generazioni future i valori morali e l’impegno per la democrazia. È importante non dimenticare chi ha sacrificato la propria vita per la comunità e onorare la memoria di coloro che sono caduti nel dovere.

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