Nel corso del processo per l’omicidio di Ugo Russo, avvenuto a Napoli la notte del 29 febbraio 2020, una giovane amica del carabiniere Christian Brescia ha testimoniato in aula. Il militare è accusato di aver sparato al 15enne con la sua pistola d’ordinanza durante un presunto tentativo di rapina. L’accusa sostiene che il ragazzo fosse armato di una replica di una pistola e stesse cercando di rapinare l’orologio del carabiniere in via Generale Orsini.

La testimone ha raccontato di aver visto il presunto rapinatore puntare la pistola contro il suo amico e di essere scappata dall’auto per rifugiarsi in un ristorante. Ha dichiarato di aver sentito i colpi di pistola e di aver temuto per la vita del suo amico. Tornata sul posto dopo l’arrivo dei soccorsi, ha appreso che il ragazzo era stato ucciso.

Il processo è in corso davanti ai giudici della Corte di Assise e la prossima udienza è fissata per il 9 maggio. Sarà ascoltato il perito balistico, il cui parere non è ancora stato depositato, e successivamente i consulenti del pm Simone De Roxas.

La vicenda continua a suscitare interesse e dibattito, con posizioni contrastanti sulla legittimità dell’azione del carabiniere. La verità su quanto accaduto quella notte a Napoli dovrà emergere durante il corso del processo, offrendo giustizia alle parti coinvolte e risposte alla famiglia della vittima.

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