L’anestesista Pietro Toigo ha chiarito la sua posizione rispondendo a tutte le domande nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Pietro Indinnimeo del Tribunale di Salerno. La scorsa settimana è stata applicata a lui la misura interdittiva del divieto dell’esercizio della professione medica per nove mesi a causa della morte del paziente Umberto Maddalo, in cui è stata dimenticata una garza nel corpo durante un intervento cardiochirurgico.
Durante l’interrogatorio, Toigo si è dimostrato collaborativo nel spiegare il suo ruolo nell’evento. L’avvocato Piero Vitale ha chiesto la revoca della misura interdittiva, ma il giudice potrebbe concludere gli interrogatori degli altri quattro indagati prima di prendere una decisione.
Le accuse riguardano la mancata convocazione dell'”heart team” nel piano pre-operatorio e la manipolazione del cuore durante l’intervento nonostante i rischi. Dopo l’intervento, è stata dimenticata una garza nel ventricolo sinistro del paziente, causando la sua morte.
Le indagini continueranno per chiarire le responsabilità di tutti gli indagati, tra cui i cardiochirurghi Gerardo Del Negro, Francesco Pirozzi, Aniello Puca e il primario Enrico Coscioni. La corretta comunicazione e gestione degli eventi in sala operatoria sono al centro delle accuse, che saranno esaminate nei prossimi giorni.