Tensione nel carcere minorile di Airola: il Sappe denuncia un tentativo di suicidio

La situazione nel carcere minorile di Airola è diventata sempre più tesa, con un detenuto che ha tentato il suicidio. A lanciare l’allarme è stato il Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, che ha denunciato il grave episodio. Il detenuto, di origini tunisine, è stato salvato grazie all’intervento tempestivo della polizia penitenziaria e trasportato all’ospedale San Pio di Benevento. Tuttavia, l’arrivo del neuropsichiatra infantile è stato ritardato di circa 15 ore a causa della mancanza dello specialista in loco, costringendo gli agenti ad attendere l’arrivo da Foggia.

Secondo Sabatino De Rosa, vicecoordinatore regionale per la Campania del settore minorile del Sappe, la gestione dei detenuti stranieri nell’istituto di Airola è fuori controllo. Recentemente, un detenuto egiziano minorenne ha aggredito due agenti, mettendo in pericolo la loro incolumità. Nonostante ciò, il ragazzo è ancora detenuto ad Airola. De Rosa chiede che i detenuti stranieri vengano sottoposti a esami radiografici per verificare la loro reale età, in quanto talvolta si sono verificati casi di detenuti ultra venticinquenni.

Gli agenti della polizia penitenziaria svolgono turni massacranti per garantire la sicurezza all’interno dell’istituto detentivo e chiedono il trasferimento dei detenuti stranieri responsabili di atti violenti. Inoltre, è stata richiesta l’assistenza del tunisino che ha tentato il suicidio in strutture specializzate. Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha espresso solidarietà agli agenti e ha chiesto urgenti provvedimenti per garantire la sicurezza di tutto il personale penitenziario.

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