Il gip di Napoli, Maria Rosaria Aufieri, ha spiegato il movente dell’uccisione del 24enne Alfonso Fontana. Secondo quanto riportato, Fontana avrebbe commesso un furto nella casa del genero di Catello Martino, legato al clan D’Alessandro. Martino, arrestato con l’accusa di essere l’esecutore materiale dell’omicidio, avrebbe sparato al giovane almeno quattro volte, uccidendolo. Le forze dell’ordine sospettano che parte del bottino rubato potesse provenire dal traffico di droga controllato da Martino. Le indagini sono ancora in corso per individuare eventuali complici presenti durante l’omicidio. Fontana aveva un appuntamento con il suocero e un complice per discutere della situazione, ma è stato aggredito e ucciso da Martino. Alcuni testimoni hanno fornito informazioni contrastanti riguardo alla presenza di contanti rubati durante il furto. La procura distrettuale antimafia sta continuando le indagini per fare luce sull’accaduto e portare alla giustizia tutti i responsabili coinvolti. Fontana era stato ucciso lo scorso 7 febbraio a Torre Annunziata, in un agguato che ha scosso la comunità locale.È importante che la giustizia faccia il suo corso in un caso così grave e che si possa fare giustizia per la vittima e la sua famiglia.

Articolo precedenteAssalto all’ospedale Shifa: l’operazione militare a Gaza City
Articolo successivoGiustizia per P.C.: la battaglia della famiglia di Caserta contro la malasanità

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui