Una tragica storia d’amore si è consumata nelle strade di Secondigliano, dove Vincenzo e Vida sono stati trovati senza vita all’interno di una Panda rossa. Il padre di Vincenzo ha fatto la scoperta terribile e ha subito chiamato i soccorsi, ma purtroppo era troppo tardi. I due giovani si erano rifugiati in quel box per trascorrere del tempo insieme, ma senza rendersi conto del pericolo che li attendeva. È stato il monossido di carbonio emesso dal tubo di scappamento dell’auto a portarli via per sempre, in quella che sembrava essere una trappola mortale.
Vincenzo, un ragazzo perbene e lavoratore, era innamorato perdutamente di Vida, una studentessa di Gianturco. La loro storia d’amore era conosciuta e apprezzata nel quartiere, e la notizia della loro morte ha scosso profondamente la comunità. Le indagini sono ancora in corso, ma sembra che si tratti di una tragica fatalità causata dall’esposizione al monossido di carbonio.
Maledetto gas inodore e incolore, che ha portato alla fine prematura di due giovani vite. Mentre la Procura indaga sull’accaduto, la comunità si stringe intorno alla famiglia e agli amici di Vincenzo e Vida, cercando di trovare conforto in un momento così difficile. La morte di questi due giovani innamorati è un monito sulla pericolosità del monossido di carbonio, un nemico invisibile che può colpire in qualsiasi momento. Che la loro storia possa essere un monito per tutti coloro che trascurano la sicurezza e la precauzione in presenza di gas potenzialmente letali.