Il caso dell’omicidio di Elisa Claps ha scosso profondamente la comunità di Potenza e ha segnato per sempre la vita della sua famiglia. Gildo Claps, fratello della vittima, ha recentemente dichiarato che il padre di Danilo Restivo non è un esempio di padre, riferendosi al presunto assassino di Elisa.

La giovane studentessa scomparve nel 1993 a soli 16 anni e il suo corpo venne trovato solo nel 2010 nel sottotetto di una chiesa. Le indagini portarono all’arresto di Danilo Restivo, già condannato per un altro omicidio avvenuto in Gran Bretagna nel 2002. Il processo di appello confermò la sua condanna a 30 anni di carcere.

Durante un evento a Palazzo di Città a Salerno, Gildo Claps ha voluto ricordare non solo la sua famiglia e la tragedia che li ha colpiti, ma anche altri padri che hanno dovuto affrontare situazioni simili. Ha sottolineato l’importanza di dare voce a tutte le vittime e alle loro famiglie, rendendo omaggio anche a coloro che li hanno sostenuti durante il difficile percorso legale.

La presenza di Restivo a Salerno per il processo ha riportato alla luce il dolore e la sofferenza della famiglia Claps, ma ha anche portato una piccola giustizia per la morte di Elisa. Il legame con la città è ancora forte e la memoria di Elisa continua a vivere attraverso coloro che l’hanno amata e ricordata con affetto.

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