Indossare una divisa non significa indossare una corazza. Questa frase di Emanuela Liaci riflette su quanto sia importante ricordare che dietro ogni uniforme c’è una persona con le proprie emozioni e preoccupazioni. In quest’ottica, la sospensione del CPA di Salerno rappresenta una situazione delicata che coinvolge il Personale della Giustizia Minorile.

Il CPA, ovvero il Centro di Prima Accoglienza, è una struttura che ospita i minorenni in stato di arresto fino all’udienza di convalida, senza assumere un carattere carcerario. La sospensione del servizio a Salerno è dovuta a lavori di ristrutturazione e adeguamento dei locali, situati nelle adiacenze del Tribunale e della Procura per i Minorenni.

Al momento non si conoscono i tempi di durata dei lavori, ma l’Organizzazione Sindacale SAPPe si impegna per tutelare i dipendenti del CPA. Attualmente, vi lavorano 16 appartenenti della Polizia Penitenziaria e 8 delle Funzioni Centrali, tra cui la Direttrice. L’obiettivo è garantire che la temporanea chiusura non comprometta il futuro impiego di queste persone e delle loro famiglie.

Inoltre, l’O.S. SAPPe si è già attivata per risolvere una controversia riguardante due Assistenti di Polizia Penitenziaria destinatari di un Provvedimento di rientro nella Sede di appartenenza, nonostante restino valide le motivazioni del loro distacco. La gestione del personale dovrebbe sempre tener conto degli interessi di entrambe le parti e coinvolgere le Organizzazioni Sindacali.

Infine, è importante ricordare che dietro ogni divisa c’è una persona con una vita e una famiglia. È fondamentale che chi gestisce le risorse umane dimostri competenza e ragionevolezza nelle decisioni, evitando di agire in modo affrettato. La “cazzimma” potrà anche essere un termine in voga a Napoli, ma la serietà e il rispetto per il personale dovrebbero essere universali.

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