Un ufficiale giudiziario di 65 anni è stato coinvolto in un’indagine che ha portato alla luce un presunto coinvolgimento in atti illeciti, tra cui ritardi negli ordini di sfratto, notifiche di atti e addirittura rapporti sessuali in cambio di denaro e altre utilità. Dopo l’inchiesta condotta dalla procura di Nocera, il dipendente è stato trasferito in carcere e 14 persone, tra cui quattro avvocati, sono state mandate a processo per i gravi indizi raccolti. L’uomo è accusato di concussione, violenza sessuale, rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione in atti giudiziari. Gli elementi investigativi sono stati raccolti dai carabinieri del nucleo operativo attraverso pedinamenti e intercettazioni e gli interrogatori degli indagati hanno contribuito a ricostruire la vicenda. L’uomo avrebbe approfittato della situazione di grave disagio socio-economico di alcune persone per ottenere denaro in cambio di favori, ritardando o bloccando notifiche di atti giudiziari. Le accuse includono anche la richiesta di denaro da avvocati, imprenditori e cittadini, in cambio di favoritismi. L’uomo avrebbe ricevuto anche pagamenti in natura, come nel caso in cui è stato ricompensato con due casse di pomodori. L’indagine ha evidenziato la presenza di accordi corruttivi con avvocati e privati coinvolti nei procedimenti giudiziari in cui il 65enne era coinvolto. L’uomo ha fornito la sua versione dei fatti durante un interrogatorio con il sostituto procuratore e la prima udienza per il giudizio immediato è prevista per maggio.