Da Piazza Anfiteatro all’area espositiva dei calchi delle vittime dell’eruzione del Vesuvio: il viaggio sacro a Pompei

Dall’ingresso di Piazza Anfiteatro, attraversando il tratto di passeggiata nel verde costeggiato dalle antiche tombe della necropoli di Porta Nocera, si giunge a un luogo unico e pregno di sacralità e compassione. Si tratta dell’area espositiva dei calchi delle vittime dell’eruzione, rinvenute in prossimità della antica Porta di Nocera.
Dopo le operazioni di manutenzione e restauro, i calchi sono nuovamente fruibili grazie agli interventi di adeguamento e valorizzazione del percorso di visita. Da qui è possibile contemplare i dettagli di queste forme in gesso, che rappresentano le persone morte nell’agonia dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
L’area di Porta Nocera, con la sua necropoli, si trova al di fuori del circuito murario di Pompei, a sud ovest dell’antica città. Qui furono rinvenuti i calchi delle vittime, grazie alla tecnica messa a punto dall’archeologo Giuseppe Fiorelli. I calchi mostrano dettagli impressionanti delle persone che persero la vita durante quella terribile eruzione.
Gli interventi di manutenzione e cura dei calchi hanno reso l’area espositiva accessibile al pubblico, permettendo una nuova valorizzazione di questi reperti storici. Grazie a questi interventi, i visitatori possono apprezzare meglio i dettagli e l’importanza di queste testimonianze dell’antichità.
Pompei, con le sue testimonianze storiche, ci aiuta a comprendere il mondo antico e le radici della nostra cultura, inclusa quella cristiana. I calchi delle vittime sono un invito a ricordare le persone che persero la vita durante quell’eruzione e a riflettere sulla fragilità della vita umana.
In conclusione, la manutenzione e la cura dei calchi delle vittime di Pompei sono fondamentali per preservare questi reperti unici e per permettere ai visitatori di apprezzarne appieno il valore storico e culturale.

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