Le indagini finanziarie condotte dai finanzieri di Avellino hanno portato a un’importante operazione contro il riciclaggio di denaro sporco e altre attività illecite. Cinque persone sono state coinvolte, due delle quali sono state messe in carcere e tre agli arresti domiciliari. Sono state eseguite perquisizioni e sequestri per un valore totale di circa 3 milioni di euro. Le indagini hanno rivelato un sistema organizzato di frode fiscale che coinvolgeva diverse province italiane e persino trasferimenti di denaro verso la Cina.
I responsabili del reato avevano messo in atto un articolato sistema di frode fiscale, utilizzando società “cartiere” e “prestanome” per nascondere le attività illecite. Parte dei proventi illeciti è stata trasferita all’estero, in particolare in Cina, attraverso movimentazioni bancarie. Gli indagati hanno effettuato molteplici trasferimenti di denaro tra le società coinvolte, cercando di nascondere le proprie responsabilità e i capitali utilizzati.
Le indagini hanno permesso di individuare i meccanismi utilizzati per riciclare il denaro sporco, tra cui l’utilizzo di contratti fittizi e la cessione di crediti. L’analisi dei dati informatici è stata fondamentale per acquisire elementi investigativi e individuare le responsabilità penali. Questa operazione è stata anche il risultato del monitoraggio dei flussi finanziari, al fine di prevenire e contrastare il riciclaggio di denaro sporco e proteggere l’economia legale.