Un nuovo percorso di visita è stato inaugurato a Pompei, dopo gli interventi di manutenzione e valorizzazione. Questo percorso porta i visitatori attraverso il tratto di passeggiata nel verde costeggiato dalle antiche tombe della necropoli di Porta Nocera, fino all’area espositiva dei calchi delle vittime dell’eruzione del Vesuvio.

Questi calchi, frutto di una tecnica messa a punto dall’archeologo Giuseppe Fiorelli nell’800, permettono di osservare da vicino le forme delle vittime, conservate nel gesso come fossero ancora in agonia. Questa area di Porta Nocera, situata al di fuori del circuito murario di Pompei, è stata portata alla luce durante gli scavi condotti nel 1952 dall’archeologo Amedeo Maiuri.

Oltre ai calchi delle vittime, sono stati rinvenuti anche resti di una struttura per mulattieri e altre testimonianze dell’antica città di Nuceria. Gli interventi di manutenzione e cura dei calchi hanno permesso di rendere l’area espositiva accessibile al pubblico, valorizzando uno degli allestimenti storici realizzati dal Maiuri.

Questi interventi hanno incluso la creazione di un accesso sicuro al sito, il riallestimento dello spazio espositivo e la conservazione dei calchi danneggiati dall’umidità. Grazie a queste attività, i visitatori possono ora ammirare da vicino queste testimonianze dell’agonia delle persone morte durante l’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Questi calchi sono un invito a ricordare la storia degli uomini e delle donne che hanno vissuto a Pompei, e a comprendere meglio il contesto storico e culturale in cui si inseriscono. La città di Pompei, infatti, offre un’immagine della vita dei ceti meno abbienti, che può aiutarci a comprendere meglio il nostro passato e le radici della nostra cultura.

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